La passione biancorossa del fan club in... Lussemburgo: "Sempre vicini alla squadra"

La passione biancorossa del fan club in… Lussemburgo: “Sempre vicini alla squadra”

Nicola Chiumarulo, fondatore di ‘Lussemburgo Biancorossa’, racconta la passione per il Bari, le sfide della distanza e la delusione per la multiproprietà, tra ricordi indelebili e un futuro incerto.

Nel cuore dell’Europa, in Lussemburgo, la passione per il Bari non conosce distanze. Nicola Chiumarulo, ingegnere gestionale barese trapiantato nel Granducato da giugno 2006, è l’anima di ‘Lussemburgo Biancorossa‘, un club di tifosi che incarna l’amore incondizionato per la squadra pugliese. Le sue parole offrono uno spaccato autentico di un tifo che resiste alle sfide geografiche e alle delusioni sportive, evidenziando un legame profondo con le proprie radici e con i colori biancorossi.

Un legame indissolubile con i colori biancorossi

Nicola Chiumarulo, originario del quartiere San Pasquale di Bari, ha fondato ‘Lussemburgo Biancorossa’ nel 2016. La sua storia personale è intrisa di calcio: trasferitosi in Lussemburgo nel giugno 2006, ha mantenuto un attaccamento viscerale alla sua squadra del cuore. Ricorda con affetto i tempi in cui, prima del matrimonio, riusciva a seguire fino a trenta partite dal vivo in una singola stagione, come quella che vide il Bari in Serie A sotto la guida di Ventura. Oggi, pur con impegni familiari, Nicola e il nucleo storico del club riescono ancora a presenziare a sette o otto gare all’anno. La prossima trasferta è già in programma per Reggiana-Bari, fissata per il 18 ottobre, dimostrando una dedizione che non accenna a diminuire.

Il cuore del tifo pugliese in Europa

Il club ‘Lussemburgo Biancorossa’ non è solo un punto di ritrovo per Nicola, ma un vero e proprio crocevia di baresi e pugliesi sparsi per l’Europa. Membri provenienti da Noci, Mola, Polignano e Conversano si uniscono a lui, creando un gruppo affiatato che condivide la stessa fede calcistica. Tra i nomi che animano questa comunità ci sono Vanni, Gianfranco, Giacomo, Vincenzo, Daniele, Maurizio, Luca, Pino e Anthony. La loro pagina Facebook è un punto di riferimento per molti, testimoniando come l’entusiasmo per la squadra si accenda e si spenga in base ai risultati, ma il nucleo duro della tifoseria resti sempre presente, unito dalla passione per il Bari.

La multiproprietà: un ostacolo ai sogni di gloria

Un tema ricorrente nelle dichiarazioni di Nicola è la frustrazione legata alla multiproprietà. «Ci è stato tolto il diritto di sognare», afferma, esprimendo un sentimento condiviso da molti. La questione solleva interrogativi sulla logica di un imprenditore che dovrebbe investire per raggiungere la Serie A, sapendo di dover poi cedere una delle due squadre. Nicola ricorda il 2018, quando la famiglia De Laurentiis acquisì il club, e la speranza diffusa che il Napoli potesse essere venduto: “Con la metà degli investimenti fatti per loro, avremmo potuto ambire all’Europa League”.

Tra delusioni attuali e ricordi indelebili

La stagione in corso, con un punto in tre partite e sei punti di distacco dalla vetta, non alimenta grandi speranze, proiettando il Bari verso un campionato di metà classifica. Questa situazione ha portato Nicola a una decisione sofferta: “Quest’anno ho scelto, a malincuore, di non andare al San Nicola, seguirò il Bari solo in trasferta”. Nonostante le difficoltà, la passione resta viva, alimentata dai ricordi e dalla voglia di ritrovarsi. Nicola rammenta la sua prima partita, un Bari-Lanerossi Vicenza del 19 aprile 1987, decisa da un gol di Cuccovillo, vissuta al fianco del padre. Il Bari degli anni Novanta, quello della Curva Nord frequentata da adolescente, rimane il più caro. La delusione più cocente, però, è legata alla finale playoff di due anni or sono, quando la promozione in Serie A sfumò all’ultimo secondo. Nicola ricorda ancora l’8 giugno 2023, quando era a Cagliari, e tre giorni dopo al San Nicola, un’amarezza che ancora oggi lo tormenta. Un’immagine sul suo profilo WhatsApp lo ritrae a Venezia, con una bandiera che recita ‘Amanti del vecchio calcio’, a testimonianza di un amore che trascende i risultati e le categorie.