L’estate del Bari si preannuncia ricca di interrogativi e attese, con il calciomercato che entra nel vivo e la tifoseria che osserva con attenzione le mosse della società. In questo scenario, l’ex difensore biancorosso Lorenzo Amoruso ha espresso il suo punto di vista sulla situazione attuale della squadra.
Le parole di Amoruso
Lorenzo Amoruso, in una intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno ha commentato la scelta di affidare a Fabio Caserta la panchina del Bari: “Lo conosco bene, ci ho giocato contro. A Catanzaro ha fatto estremamente bene. Un allenatore non è altro che un mezzo per migliorare la squadra, se hai a disposizione un gruppo con cui lavorare. E il Bari, al momento, non ce l’ha”.
Le priorità del mercato: costruire da zero
La campagna acquisti del Bari, secondo Amoruso, non deve limitarsi a semplici aggiustamenti, ma deve essere una vera e propria opera di costruzione. “Il problema è che il Bari non ha una squadra. Parlare di reparti ha poco senso. Più che rinforzare, devi costruire”, ha dichiarato l’ex biancorosso. Ha poi specificato quali siano i ruoli chiave da coprire con urgenza per dare una struttura solida alla formazione: “I punti cardine devono essere il portiere, la difesa, due centrocampisti e un attaccante. Se i giocatori arrivano all’ultimo momento, diventa problematico per Caserta metterli insieme. Tra pochi giorni si parte per il ritiro. Servono almeno una quindicina di elementi”.
La frattura con la tifoseria
La relazione tra la tifoseria barese e la dirigenza è ai minimi storici, con una “frattura evidente” che preoccupa Amoruso. “Sento tanti amici di Bari. Dicono che vogliono rinunciare ad andare allo stadio. La gente è stanca e si rende conto che quello della proprietà non è un atteggiamento che soddisfa”.