La passione per il calcio a Bari si è trasformata in un episodio di violenza che ha scosso la comunità sportiva. Durante la partita tra Bari e Pisa, una rissa nei parcheggi dello stadio San Nicola ha portato all’arresto di tre persone, evidenziando come una semplice disputa possa degenerare in atti di violenza.
La rissa nei parcheggi
Il motivo scatenante della rissa è stato un banale disaccordo sul prezzo delle birre, che ha portato a un confronto fisico tra i protagonisti. Un 33enne, gestore di un club, è stato minacciato da un 48enne per il presunto sovrapprezzo delle bevande. La situazione è degenerata rapidamente, coinvolgendo anche un 40enne, cognato del 48enne, in una serie di aggressioni che hanno visto la presenza di un bambino di 6 anni, figlio del 33enne, in lacrime davanti alla scena.
Provvedimenti e indagini
Il giudice per le indagini preliminari ha deciso di mantenere i tre protagonisti agli arresti domiciliari per evitare ulteriori ritorsioni. Le indagini della Procura continuano, con l’identificazione di altri tifosi coinvolti negli scontri. Inoltre, un 35enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato identificato come responsabile di un pestaggio sugli spalti della curva nord e ha ricevuto un divieto di accesso agli stadi per otto anni.
La reazione della tifoseria
La tensione era palpabile anche sugli spalti, dove la tifoseria organizzata ha abbandonato la curva nord in segno di protesta contro la società, inscenando una manifestazione all’esterno dello stadio. Questo clima di tensione ha contribuito a creare un ambiente ostile, culminato negli episodi di violenza che hanno segnato la giornata.
