Il Bari si trova in un momento delicato della stagione, con la squadra che deve affrontare una serie di sfide cruciali per il suo futuro in Serie B. La recente sconfitta contro la Carrarese ha acceso i riflettori su una situazione già tesa, con i tifosi che hanno espresso il loro malcontento in modo chiaro e diretto con tanti fischi verso i giocatori.
Fischi, cori e contestazione
La partita contro la Carrarese, terminata con una sconfitta per 2-1, ha visto il Bari subire una rimonta che ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi. I cori di protesta, tra cui il significativo “Andate a lavorare” hanno risuonato durante il secondo tempo, sottolineando il clima di sfiducia che circonda la squadra. Il presidente Luigi De Laurentiis ha abbandonato lo stadio ‘Dei Marmi’ prima del fischio finale, un gesto che riflette la tensione crescente. Il tecnico Longo ha detto la sua sulla difficile situazione: “Da un mese veniamo fischiati, e di conseguenza i giocatori sanno il peso e la responsabilità di riuscire a trovare i playoff. Quando siamo sotto e non siamo leggeri vengono fuori gli aspetti negativi, dobbiamo crescere perché le difficoltà ci sono ma bisogna reagire”.
Strategie e cambiamenti
L’allenatore Longo ha cercato di dare una scossa alla squadra con alcune modifiche nella formazione titolare, inserendo Pereiro e Falletti dal primo minuto e riportando Oliveri tra i titolari dopo un lungo periodo di assenza. Tuttavia, queste scelte non sono bastate a invertire la rotta, e il Bari continua a mostrare segnali di involuzione che richiedono un’attenta riflessione da parte del tecnico e della dirigenza. Con sette partite a disposizione e due punti di distanza dall’ultimo posto disponibile per i playoff, i pugliesi sono chiamati ad alzare i giri del motore per non finire la stagione senza ambizioni di promozione in Serie A.