La Juve Stabia, prossima avversaria dei galletti dopo il Mantova, è finita sotto la lente della giustizia per gravi accuse di infiltrazioni mafiose, un evento che potrebbe portare al rinvio della partita.
Le indagini sulla Juve Stabia
Le indagini hanno rivelato un quadro preoccupante: la società campana sarebbe stata un “bene strumentale” per un clan, con la camorra che avrebbe gestito aspetti cruciali come gli spostamenti della squadra, la sicurezza, la vendita di bevande e la gestione dei biglietti. Una situazione talmente grave da portare il club all’amministrazione giudiziaria, un provvedimento che mira a sottrarre la società al condizionamento criminale. Questa complessa vicenda ha un impatto diretto sul calendario del Bari. La gara casalinga contro la Juve Stabia, prevista nel turno infrasettimanale al Menti del prossimo 29 ottobre, è ora a forte rischio di rinvio. La ragione è chiara: i provvedimenti della magistratura hanno colpito anche le aziende che si occupano della bigliettazione e della sicurezza all’interno dello stadio.
Le parole del Procuratore di Napoli Gratteri
“Gli spostamenti della squadra, la sicurezza, il beveraggio, le gestione dei biglietti: tutto era nelle mani della camorra”. Lo ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri nel corso di una conferenza stampa indetta dopo la disposizione dell’amministrazione controllata della società sportiva Juve Stabia. “La Juve Stabia è una società che milita in serie B – ha aggiunto il procuratore – e questo fa scalpore”.