L’ex Kamatà: “Multiproprietà? Come stare con due donne diverse…”

Pedro Kamata racconta il suo legame con Bari, tra ricordi di promozioni e speranze per il futuro della squadra biancorossa.

L’ex esterno offensivo del Bari ha condiviso in un’intervista il suo profondo legame con la città e la squadra biancorossa. Dal 2008 al 2011, Kamata ha vissuto momenti indimenticabili, tra cui una promozione in Serie A sotto la guida di Antonio Conte.

Kamatà, un arrivo tra scetticismo e successo

Quando il centrocampista arrivò a Bari, proveniente dalla C1, fu accolto con dubbi e critiche. Tuttavia, il suo talento e la sua determinazione lo portarono a diventare un elemento chiave della squadra, guadagnandosi l’affetto dei tifosi e la fiducia di Conte. Con i pugliesi ha giocato in totale 62 partite dal 2008 al 2010 segnando un gol.

Il rapporto speciale con Antonio Conte

Kamata ricorda con affetto il suo rapporto con Antonio Conte, descrivendolo come un allenatore vincente e determinato. Sotto la sua guida, il Bari riuscì a conquistare la promozione in Serie A, un traguardo che rimane impresso nella memoria di Kamata e dei tifosi.

La questione della multiproprietà

Kamata ha espresso la sua opinione sulla gestione societaria del Bari, paragonando la multiproprietà con il Napoli a una relazione con due donne. Ha sottolineato l’importanza di investire nella squadra per riportarla ai fasti di un tempo, evidenziando la passione dei tifosi baresi: “Non capisco come si possa essere proprietari di due squadre. È come stare con due donne: l’amore è uno solo, non si può dividere. Per me è una questione di volontà. Oggi nel calcio se si vuole fare bene ci vogliono i soldi, quindi se lui ce li ha e vuole veramente portare il Bari in alto, sa cosa deve fare. Se De Laurentiis vuole davvero portare il Bari in alto, deve investire come fa con il Napoli. Qui la passione dei tifosi è persino più grande che a Napoli”.