Bari, tutti i numeri della crisi che ha portato al ritiro
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Bari, tutti i numeri della crisi che ha portato al ritiro

Il Bari affronta un periodo nero, con la sconfitta contro la Reggiana che evidenzia una preoccupante fragilità in trasferta.

La recente sconfitta contro la Reggiana ha acceso un campanello d’allarme per il Bari, che si trova ora a fare i conti con una situazione di classifica precaria. Con soli sei punti all’attivo, la squadra pugliese si posiziona a un solo punto dalla zona retrocessione, evidenziando un momento di grande difficoltà che ha spinto la società a prendere provvedimenti immediati.

Il difficile cammino in trasferta del Bari

Il rendimento esterno del Bari si è rivelato uno dei punti più critici di questa fase della stagione. Analizzando le cinque trasferte disputate finora, emerge un dato preoccupante: la squadra ha subito ben quattro sconfitte. Questa statistica evidenzia una chiara difficoltà nell’approccio alle gare lontano dalle mura amiche, dove i galletti sembrano perdere quella solidità e quella determinazione che dovrebbero caratterizzare una squadra ambiziosa. La fragilità difensiva è un altro aspetto allarmante, con dodici reti subite nelle sole partite esterne, un numero che posiziona il Bari come la peggiore difesa del campionato in questa specifica voce. Tale dato non solo incide pesantemente sul bilancio dei punti, ma mina anche la fiducia e la coesione del reparto arretrato, costretto a fronteggiare costantemente situazioni di svantaggio.

La crisi di risultati e il ritiro forzato

Il “momentaccio” che sta attraversando il Bari è palpabile e la sconfitta contro la Reggiana ne è stata l’ennesima conferma. La squadra, che pure aveva iniziato la stagione con altre aspettative, si ritrova ora in una posizione di classifica estremamente delicata, con soli sei punti conquistati e un margine esiguo dalla zona che conduce alla retrocessione. Questa situazione ha generato un clima di tensione e la necessità di una reazione immediata. La dirigenza ha optato per una misura drastica ma spesso efficace in questi casi: il ritiro. Questa decisione, presa a seguito dell’ultima battuta d’arresto, mira a isolare la squadra dalle pressioni esterne, a favorire una maggiore concentrazione e a stimolare un confronto interno costruttivo. L’obiettivo è ritrovare l’unità d’intenti, analizzare gli errori commessi e lavorare intensamente sugli aspetti tattici e mentali in vista della delicata sfida di domenica contro il Mantova al San Nicola.