Il calciomercato estivo del Bari si accende con un colpo in attacco che promette di rinforzare il reparto offensivo biancorosso. Gabriele Moncini, centravanti classe 1996, è pronto a vestire la maglia dei Galletti, legandosi al club con un contratto biennale. L’arrivo del bomber toscano, svincolato dopo il fallimento del Brescia, rappresenta una mossa strategica per la società pugliese, che punta su un profilo con esperienza e un passato interessante, dalle giovanili della Juventus all’esordio in Serie A. Un innesto che porta con sé non solo qualità tecniche, ma anche una storia personale ricca di curiosità.
Le radici toscane e il sogno bianconero
Gabriele Moncini, nato a Pistoia il 26 aprile 1996, ha mosso i primi passi nel mondo del calcio nella sua Toscana. La sua carriera ha preso il via nelle giovanili del Prato, squadra della vicina città, dove ha poi avuto l’opportunità di esordire e affermarsi anche a livello professionistico. Tra il 2015 e il 2017, Moncini ha collezionato 51 presenze con la maglia del Prato, mettendo a segno 16 reti, dimostrando fin da giovane un notevole fiuto per il gol. Un periodo formativo cruciale che ha attirato l’attenzione di club più blasonati. Successivamente, la Juventus ha creduto nelle sue potenzialità, aggregandolo alla squadra degli Allievi. Questo passaggio ha rappresentato un momento particolarmente significativo per il centravanti, come da lui stesso dichiarato. “La Juventus non solo è sinonimo di professionalità e organizzazione a tutti i livelli, ma è anche la mia squadra del cuore. Cosa deve volere di più un ragazzino? Giocavo e pure segnavo per la mia squadra del cuore”, ha affermato qualche anno fa al sito della Lega Serie B.
L’esordio in Serie A e la passione per lo studio
Oltre al percorso nelle giovanili e nelle serie minori, Moncini ha avuto anche l’opportunità di calcare i campi della massima serie italiana. Il suo esordio in Serie A è avvenuto il 12 aprile 2015, con la maglia del Cesena, in occasione della partita contro il Chievo Verona. In quell’incontro, perso dai bianconeri per 0-1, il giovane attaccante subentrò all’88º minuto, rilevando Grégoire Defrel. Un momento importante nella sua carriera, seppur breve, che testimonia la sua precoce ascesa nel calcio professionistico. Ma Moncini non è solo un calciatore: il suo profilo è arricchito da una notevole passione per lo studio e le materie letterarie. Ha sempre dimostrato un grande interesse per l’istruzione, riuscendo a conciliare gli impegni calcistici con quelli scolastici fino al conseguimento della maturità liceale. “Mi è sempre piaciuto studiare, ho frequentato il Liceo e sono riuscito a coniugare gli impegni calcistici con quelli scolastici. Una volta ottenuta la maturità liceale non mi sono iscritto all’Università, ma sto seriamente prendendo in considerazione la possibilità di studiare e giocare. I miei genitori sarebbero entusiasti di questa decisione”.
Moncini, poco “social”
L’arrivo di Gabriele Moncini al Bari porta in dote un centravanti con caratteristiche ben definite, pronto a mettere a disposizione dei Galletti il suo istinto realizzativo. La sua esperienza, maturata tra Serie B e le categorie inferiori, lo rende un elemento versatile e affidabile per il reparto offensivo. Oltre alle sue qualità tecniche e alla sua serietà professionale, il nuovo acquisto biancorosso si distingue anche per alcune curiosità personali che ne delineano un profilo più completo. Moncini, infatti, ha ammesso di non essere particolarmente attivo sui social media, definendosi “un disastro” in questo ambito. Nonostante ciò, il suo profilo Instagram rivela una simpatica passione: in diversi post sono presenti foto di gatti, suggerendo un affetto particolare per questi animali. Un dettaglio che aggiunge un tocco di umanità al ritratto del nuovo attaccante, rendendolo ancora più vicino ai tifosi.