Maiello si racconta: “Un onore giocare nel Bari. Che dramma quel gol di Pavoletti”

Maiello lascia il Bari dopo la scadenza del contratto. Ecco il suo racconto di questi anni in un’intervista a Repubblica.

Raffaele Maiello, centrocampista che ha vestito la maglia del Bari per quattro stagioni, saluta la piazza pugliese dopo la scadenza del suo contratto.

L’onore di vestire il biancorosso

Raffaele Maiello ha riflettuto profondamente sulla sua esperienza al Bari, definendola una delle tappe più significative e sentite della sua carriera professionale. Ecco le sue parole nell’intervista a Repubblica: “È stato davvero un onore vestire la maglia biancorossa”. Ha poi aggiunto che “giocare nel Bari e in un San Nicola stracolmo, come è accaduto a me, è qualcosa che dà un senso più forte a una carriera”.

Gioie e drammi: dalla promozione al gol di Pavoletti

Il calciatore ha condiviso apertamente i momenti più intensi e contrastanti vissuti durante la sua permanenza in Puglia. Il ricordo più dolce e indelebile è senza dubbio legato alla festa per la promozione in Serie B: “Se devo scegliere un momento bello direi il giro sul pullman scoperto per le vie di Bari dopo la promozione. Non mi sarei aspettato così tanta gente per le strade, non fosse altro perché la B dovrebbe essere una formalità per una tifoseria così,” ha raccontato Maiello. Tuttavia, l’amarezza più grande è legata all’epilogo della finale playoff contro il Cagliari: “In negativo invece l’epilogo della gara con il Cagliari, perché il gol in pieno recupero di Pavoletti ha trasformato una promozione a portata di mano in un dramma popolare”.

La nuova sfida a Casarano

Raffaele Maiello ha chiarito le motivazioni del suo addio al Bari, spiegando che la decisione è stata una conseguenza della scadenza naturale del suo contratto: “C’era una scadenza del contratto e io non posso che ringraziare tutti, a cominciare dal presidente Luigi De Laurentiis e dall’ex direttore sportivo Ciro Polito, per avermi fatto vivere questa avventura,” ha dichiarato. “Non ho ancora firmato, ma di sicuro Casarano è una piazza che accende l’entusiasmo. La presenza di Di Bari e Giampaolo è stata fondamentale per il mio sì”.