Bepi Pillon spinge il Bari: “Mi fido di Magalini, Caserta è stata un’ottima scelta”

Bari si affida a Caserta per il rilancio in Serie B. Pillon promuove la scelta e svela le strategie di mercato: focus su ex Catanzaro e occasioni dal Brescia (Verreth, Dickmann, Moncini). Risultati e unità chiave per riaccendere il San Nicola.

Il calcio a Bari è un crocevia di passione e aspettative, e ogni nuova stagione porta con sé un carico di decisioni cruciali. Con l’affidamento della guida tecnica a Fabio Caserta, la società biancorossa ha intrapreso un percorso di rinnovamento, puntando su un allenatore con una chiara visione di gioco e l’obiettivo di ristabilire un forte legame con la tifoseria.

L’approvazione di Pillon per Caserta

La scelta di Fabio Caserta come nuovo tecnico del Bari ha generato un dibattito acceso tra gli addetti ai lavori e i tifosi. Bepi Pillon, allenatore di grande esperienza e profondo conoscitore delle dinamiche del campionato cadetto, ha espresso la sua piena fiducia in questa decisione. Pillon ha sottolineato come Caserta vanti un curriculum significativo in Serie B, con risultati positivi, in particolare durante la sua esperienza a Catanzaro. “Caserta ha parecchi campionato alle spalle e, ultimamente, ha fatto anche molto bene in quel di Catanzaro. Ha svolto davvero un buon lavoro. Un tecnico che arriva dalla gavetta e questo mi trasmette molta fiducia. Un buon conoscitore del campionato di serie B. Le sue squadre presentano sempre una identità tattica e caratteriale precisa. Penso che Magalini lo conosca bene e abbia fatto la scelta giusta. Diciamo che è andato sul sicuro”, ha dichiarato Pillon.

Strategie di mercato e identità tattica

L’arrivo di Caserta preannuncia un’evoluzione tattica rispetto all’impostazione precedente. Pillon ha evidenziato come il sistema di gioco sarà plasmato in base ai nuovi innesti e alle caratteristiche dei calciatori a disposizione. “Lo capiremo in base ai nuovi giocatori che arriveranno e dal sistema di gioco che, di conseguenza, Caserta vorrà adottare. Per rispondere a questa domanda, dovremo aspettare il ritiro per valutare come sarà impostata la squadra sul campo. Lì si vedrà il sistema di gioco. Credo che il mister farà le sue scelte in base alle caratteristiche degli uomini a disposizione. Non dovrebbe discostarsi dalla difesa a quattro. Ognuno di noi adotta il sistema di gioco che ritiene più consono alla propria filosofia. Alle volte, un tecnico deve anche analizzare con attenzione i profili delle risorse sottomano. Il vantaggio è programmare adesso insieme al ds per ricercare i calciatori che meglio si adattano alla sua impronta. Come, per esempio, difensori che meglio si inseriscono nel discorso di una retroguardia a quattro. Anche perché questo è un modulo che ha già utilizzato”, ha spiegato Pillon. La familiarità tra Caserta e alcuni nomi accostati al Bari, provenienti dalla sua esperienza a Catanzaro, rappresenta un vantaggio significativo. “C’è un piccolo vantaggio. E, cioè, di lavorare con giocatori che conosce perfettamente. Può quindi dare una identità ad uno zoccolo duro del gruppo, operando con persone che già conosce e hanno la sua completa fiducia. In tal senso, nutro molta fiducia in Magalini. Lo conosco bene per averci lavorato sin dai tempi di Alessandria. Per quanto mi riguarda, è un bravissimo dirigente”, ha aggiunto Pillon, sottolineando l’importanza di costruire un nucleo solido e coeso.

Le opportunità dal fallimento del Brescia

Il mercato offre anche occasioni inattese, come i calciatori svincolati a seguito del fallimento del Brescia. Questa situazione rappresenta una concreta opportunità per il Bari, consentendo di acquisire profili di qualità a costi contenuti. Pillon ha evidenziato il valore di questi potenziali innesti: “È una opportunità perché i calciatori svincolati portano dei vantaggi sull’aspetto economico per la società. I vari Verreth, Dickmann e Moncini sono molto bravi e ottimi giocatori per la categoria. Averli a disposizione è senz’altro un vantaggio”. Questi nomi, già affermati in Serie B, potrebbero fornire un contributo immediato alla squadra, rafforzando settori chiave senza gravare eccessivamente sul bilancio. La capacità di Magalini di cogliere queste opportunità sarà fondamentale per costruire una rosa competitiva e bilanciata, in linea con le ambizioni del club e le esigenze tattiche del nuovo allenatore. L’attenzione a questi profili dimostra una strategia di mercato mirata a combinare esperienza e convenienza economica.

L’ambiente barese e la ricerca dei risultati

L’ambiente barese, noto per la sua passione ma anche per la sua esigente critica, gioca un ruolo cruciale nel percorso di una squadra. Pillon ha sottolineato come i risultati siano l’unico vero motore per riaccendere l’entusiasmo e consolidare il legame con la tifoseria. “L’importante sono i risultati. Questi determinano l’amore ed il seguito della tifoseria. Forse io fui un’eccezione perché arrivai a campionato in corso e non riuscimmo ad evitare la retrocessione in C. Però, mi hanno sempre voluto bene e stimato per quello che ho fatto sul campo nei sei mesi di permanenza a Bari. Quando si comincia dall’inizio è sempre un vantaggio per un allenatore. Caserta può scegliere giocatori di cui fidarsi e programmare meglio la squadra. Poi, vengono i risultati”, ha affermato Pillon. La capacità di Caserta di “riaccendere l’entusiasmo” tra i tifosi dipenderà, secondo Pillon, non solo dai risultati ma anche dalla qualità del gioco espresso. “Attraverso i risultati. Non c’è altra scelta. Insieme anche al bel gioco”, ha ribadito.

Il ruolo del San Nicola e il consiglio a Caserta

Il San Nicola, con la sua imponente struttura e la sua storia, può trasformarsi in un’arma in più per il Bari, ma anche in un termometro impietoso dell’umore della piazza. Pillon ha evidenziato il potenziale del tifo barese: “Quando la Curva è piena e passionale, i tifosi del Bari sono realmente il dodicesimo uomo in più. Alla gente dico di rimanere vicina alla squadra e anche alla società. Ad oggi, molte realtà afflitte da problemi economici falliscono. Avere una proprietà solida che garantisce la continuità è molto importante. I De Laurentiis possono garantire un futuro al Bari. Poi, bisogna vedere quanta importanza danno ad una piazza così prestigiosa. Anche loro sono costretti a fare bene. Vincere non è mai facile, soprattutto in serie B. Serve una campagna acquisti di rilievo per riavvicinare i tifosi”. La gestione della comunicazione, seppur importante, è secondaria rispetto al lavoro sul campo. “Conta molto. Ma di più il lavoro sul campo. Attraverso quello ti porti dietro tutto il resto”, ha specificato Pillon. Infine, il consiglio più prezioso che Pillon darebbe a Caserta per affrontare questa sfida è quello di mantenere la massima concentrazione sul lavoro tecnico e sui calciatori, isolandosi dalle pressioni esterne. “In una città come Bari devi concentrarti solo sui calciatori e sul lavoro in campo, senza pensare ai condizionamenti che provengono dall’esterno. Occorre la testa libera, cercare di fare il massimo e farlo bene. Questo ti da la spinta per cercare di vincere il campionato”, ha concluso, delineando la ricetta per il successo in una piazza così esigente.