Il calciomercato estivo del Bari continua a delinearsi con importanti movimenti in uscita che stanno ridisegnando la rosa biancorossa. Dopo l’addio di Mattia Maita, che ha preso la strada di Benevento, un altro difensore si appresta a salutare la piazza pugliese. Emanuele Matino, centrale classe 1998, è infatti prossimo a trasferirsi alla Salernitana, squadra militante nel Girone C di Serie C, dove firmerà un contratto biennale.
Matino verso la Salernitana: un nuovo inizio in Serie C
Emanuele Matino, difensore centrale classe 1998, è ormai a un passo dal lasciare definitivamente il Bari per accasarsi alla Salernitana. Il calciatore, che ha trascorso la seconda metà della stagione precedente in prestito al Cittadella, collezionando sei presenze, si prepara a firmare un accordo biennale con il club campano. Questo trasferimento rappresenta un ritorno nel Girone C di Serie C per Matino, che cercherà di ritagliarsi un ruolo da protagonista in una squadra con ambizioni chiare. La Salernitana, sotto la guida del nuovo direttore sportivo Faggiano, sta costruendo una rosa competitiva con l’obiettivo dichiarato di ottenere un’immediata promozione in Serie B. Per Matino, l’esperienza a Bari si conclude dopo due stagioni e mezzo, durante le quali non è riuscito a trovare continuità, totalizzando solamente venti apparizioni con la maglia biancorossa.
Le uscite dal Bari: dopo Maita, un altro addio significativo
L’imminente trasferimento di Emanuele Matino alla Salernitana segue di poco l’addio di un altro elemento importante della rosa barese, Mattia Maita, che ha già formalizzato il suo passaggio al Benevento. Queste due operazioni in uscita evidenziano una chiara tendenza nel mercato del Bari, che sembra orientato a sfoltire la rosa e a cedere quei giocatori che, per diverse ragioni, non sono riusciti a imporsi stabilmente o a rientrare nei piani tecnici futuri. Nel caso specifico di Matino, le sue venti presenze in due stagioni e mezzo testimoniano una difficoltà nel trovare spazio e continuità all’interno del progetto biancorosso. La sua cessione, sebbene non rappresenti una perdita tecnica di primissimo piano data la sua marginalità, contribuisce a liberare risorse e a snellire l’organico, permettendo alla dirigenza di concentrarsi su nuovi innesti mirati.