La sfida della tifoseria del Bari: disertare o sostenere?

I tifosi biancorossi sono divisi tra chi sceglie di disertare lo stadio e chi continua a sostenere la squadra, in una lotta contro la multiproprietà.

La tifoseria del Bari si trova di fronte a un bivio cruciale: disertare lo stadio per protestare contro la multiproprietà o continuare a sostenere la squadra nonostante le difficoltà. Questo dilemma ha diviso i tifosi in due fazioni, entrambe animate da una profonda passione per il club. Non è bastato a chiarire i dubbi infatti l’incontro avvenuto nella giornata di ieri tra l’ex sindaco Decaro e alcuni tifosi biancorossi sul presente e sul futuro della società pugliese. Quattrocento tifosi all’esterno, soltanto 100 all’interno in una sala, quella del Teatro Abeliano semivuota. È l’immagine del poco interesse che i tifosi del Bari avevano nell’incontro con l’ex sindaco Antonio Decaro. L’obiettivo era “fare chiarezza”, anche se per gran parte dei tifosi l’ex primo cittadino barese non ha convinto al 100%, tra scelte passate e prospettive future, ancora poco chiare.

La questione della multiproprietà

Il tema centrale che ha scatenato il dibattito è la multiproprietà, con Antonio Decaro che ha incontrato i tifosi per discutere della situazione. La scelta di invitare Aurelio De Laurentiis a “vincere e non solo partecipare” ha sollevato questioni sulla gestione del club e sul rispetto verso la città e i suoi tifosi.

La divisione tra i tifosi

Da un lato, ci sono i gruppi organizzati che continuano a frequentare lo stadio, mentre dall’altro ci sono coloro che hanno scelto di non abbonarsi per manifestare il proprio dissenso. La diserzione è vista da molti come l’ultima spiaggia per esprimere il malcontento verso una gestione percepita come irrispettosa e priva di ambizione.